un atelier di pittura e di espressione per bambini da 2 a 99 anni secondo la pratica di Arno Stern
„Si pensa che con un pennello in mano il bambino impari a disegnare, ma nel Closlieu con un pennello in mano il bambino impara ad essere“. Arno Stern
Che cos’è il Closlieu ?
Il Closlieu (lett. luogo chiuso, protetto) è un particolare atelier di pittura elaborato dall’educatore e antropologo tedesco Arno Stern. Si dipinge su fogli appesi alle pareti, servendosi di una tavolozza di 18 colori posta al centro della stanza.
Struttura e regole
La struttura ben precisa del Closlieu e le regole del Gioco del Dipingere favoriscono la concentrazione, la libertà e il rispetto di tutti i partecipanti, promuove le relazioni sociali ed in generale un ambiente protetto dove esprimere e sviluppare la propria personalità .
Il gruppo – che si incontra una volta a settimana – è di età mista. La continuità dell’attività crea le condizioni per un ambiente di fiducia e protezione.
La pittura avviene in verticale su fogli di misura prestabilita che vengono fissati alle pareti con delle puntine. Ogni foglio può essere esteso con l’aggiunta di altri fogli (a tal scopo numerati per essere riappesi e completati la volta successiva).
Al centro della stanza viene posizionata la tavolozza dei colori e i pennelli in condivisione ( 18 colori – non chimici – per ciascun colore vi è un vasetto con l’acqua e 3 pennelli) .
I disegni non vengono commentati, spiegati, lodati o valutati e rimangono nel Closlieu, per sottrarre l’atto spontaneo del segno tracciato dallo sguardo giudicante dell’esterno : quel che conta non è mostrare il prodotto finito, ma vivere l’esperienza del gioco del dipingere.
Il bambino , finché non si accorge dell’effetto che i suoi lavori hanno sugli adulti , disegna per il suo piacere, creando sulla carta, con modalità molto simili a quelle del gioco, veri e propri mondi a sua misura.
Altre caratteristiche del Closlieu:
- diversità dei partecipanti, individualità e socialità
- nessun giudizio o valutazione dei disegni (che rimangono nel closlieu) perchè qui non si tratta di arte, ma di espressione
- ritualità nel Gioco del Dipingere: il Praticien, assiste i partecipanti, crea le condizioni affinchè l’individuo si debba preoccupare solo di dipingere (sposta il foglio, aggiunge i colori, porge lo sgabello, sposta le puntine etc..).
L’educazione creatriva di Arno Stern
Il Closlieu restituisce alle relazioni una certa purezza perché in assenza di competizione e di continui stimoli ciascuno agisce secondo le proprie necessità. Se il foglio è lo spazio individuale, la tavolozza è lo spazio dove avviene l’incontro e dove si apprendono le regole del ben fare e del rispetto altrui.
L’esperienza del Closlieu conferma che in un luogo dove venga valorizzata la diversità e al contempo garantita l’uguaglianza di trattamento, il bambino (grande o piccolo) non si esprime a scapito degli altri, ma insieme agli altri.
La figura del Praticien : gestisce e assiste il Gioco del Dipingere per tutto quello che riguarda gli strumenti di lavoro – non interpreta, non insegna, non comanda. Semplicemente, serve il bambino affinché possa rimanere concentrato sul proprio lavoro e lo aiuta ad apprendere l’uso corretto degli strumenti. Ad es. posiziona il foglio alla giusta altezza, spinge lo sgabello verso la persona, quando nota che il suo braccio vuole dipingere in alto, accorre a togliere la goccia di colore che cola o quando è necessario spostare la puntina da disegno sul foglio.
Nel Closlieu non vengono insegnate tecniche di pittura.
Ultime pubblicazioni in italiano e links (estratto):
– Arno Stern : Il Gioco del Dipingere – Ed. Uroboros 2013
– Arno Stern: La traccia naturale – Luni Editore 2013
– Arno Stern/Peter Lindbergh : Felice come un bambino che dipinge – Armando Editore 2006
– Arno Stern : Homo vulcanus. Il closlieu e il rivelarsi dell’espressione – Magi Edizioni 2001
More: http://www.arnostern.com (in varie lingue anche IT)